Come le chiese precedenti anche l’ultima grande cattedrale, quella di Worms, mantiene la tipologia germanica dei due cori contrapposti e quindi pone d’obbligo il graduale apprendimento della sua immagine. Costruita durante un periodo di due secoli (dal 1000 al 1200) questa cattedrale dimostra una straordinaria originalità di concezione ed una vera capacità inventiva; nonostante la tradizionale presenza delle due absidi opposte, la composizione d’insieme risulta mossa e variata: un solo transetto, due cori diversi in tutto, uno dei quali distaccato. L’orditura dell’interno riprende con ben altro vigore l’ordinamento di Spira e Magonza, mediante una rinnovata e precisa definizione delle poderose membrature; tuttavia e negli esterni che si manifesta il maggiore sforno espressivo, con la decisa concentrazione degli effetti plastici alle due estremità della fabbrica, che si risolve in motivi e sviluppi di vera qualità architettonica: verso oriente innestando due torri cilindriche sui lati di un blocco cubico che si proietta sullo sfondo distaccato del transetto con sovrapposto tiburio, verso occidente sovrapponendo l’uno sull’altro due prismi ottagonali coronati da piramidi, dislocati in profondità ed in altezza e chiusi tra due campanili cilindrici.
L’esaurimento della cultura romanica è da tempo iniziato, quando nel terzo decennio del XIII secolo prende inizio l’introduzione diretta delle forme gotiche in Germania, senza l’intento di abbracciare l’intero linguaggio.
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