La cattedrale di Leon


Nel 1255 il vescovo di Leon, Martin Fernandez, promuove in questa città la costruzione di una nuova cattedrale; il disegno si ispira alla cattedrale di Reims, di cui ripropone fedelmente la pianta sino alla facciata ma riducendo la lunghezza del corpo longitudinale a cinque campate; in generale l’atteggiamento dell’architetto appare qui in ritardo di almeno quarant’anni rispetto ai modelli francesi dello stesso periodo. Ma è nella navata principale che si trovano le maggiori novità, già al piano delle arcate, dove i sostegni presentano nella faccia anteriore un fascio di tre colonnette, che si innalzano sino al livello delle volte; ma sopratutto la novità la si trova nel disegno delle triforio, con due strette aperture ai lati di una coppia di bifore, sicché il tratta di muro fra due pilastri risulta completamente forato.
Tuttavia non sono le forme della cattedrale di Leon ad imporsi come modello di riferimento per l’architettura spagnola dalla seconda metà del XIII secolo, ma le forme della cattedrale di Burgos.
La facciata, chiusa da 2 possenti torri di altezza e decorazione diversa, ha una galleria di bifore sormontata da un rosone e dalla cuspide. In basso 3 portali, uno differente dall’altro, sono separati da piccole arcate concentriche. Il lato destro della cattedrale rivela un insieme di contrafforti, archi rampanti e finestroni mentre quello sinistro affaccia su un chiostro quadrato porticato. La testata destra del transetto presenta un corpo centrale simile alla facciata e 3 portali, con statue nei piedritti del portale mediano. Superato il transetto si raggiunge all’abside con cappelle poligonali aggettanti. Il corpo longitudinale, come il transetto, è tripartito senza seguire il sistema obbligato e con navata centrale più ampia e alta, illuminata da grandi vetrate. Le navate sono coperte da volte a crociera costollonate.

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